Cara casa, quanto ci costi? Non è una novità che il patrimonio immobiliare italiano sia datato, cioè che vanti numerosi immobili realizzati e costruiti ormai nel secolo scorso, con più o meno evidenti problemi non solo di tipo strutturale, ma anche e più frequentemente di efficienza energetica.
La manutenzione e l’ammodernamento delle abitazioni – per quanto spesso necessari e auspicabili – devono del resto farei i conti con i costi di lavori anche onerosi.
In questo scenario complesso, in cui si intrecciano esigenze personali, dinamiche economiche e le tendenze del mercato immobiliare, si inserisce l’importante attività pubblica dello Stato, che interviene in soccorso dei proprietari con i cosiddetti Bonus casa: misure fiscali, che variano per entità, importi e ambiti di intervento o di applicazione, a supporto delle attività di ristrutturazione delle case private e che necessitano di varie tipologie di interventi.
Districarsi, quindi, tra le misure governative non è semplice: quali bonus esistono e quali possono essere applicati alla propria abitazione? E che dire delle scadenze: quali sono i termini per poter accedere alle agevolazioni? Se e in che modo le precedenti misure sono state prorogate anche per il 2022?
Proveremo a fare chiarezza su questi punti proprio in questa pagina, ricapitolando i principali Bonus casa e fornendo breve descrizione degli stessi, senza però trascurare i rimandi ad approfondimenti e contenuti più completi sulla materia.
Quali sono i bonus casa 2022?
Tralasciando il caso del Superbonus al 110% (a cui abbiamo fatto riferimento in una apposita sezione del nostro Magazine, e che rappresenta una misura a se stante per specificità e ampiezza di intervento), i Bonus casa messi in campo dallo Stato coprono un’ampia varietà di interventi, che vanno dall’abbattimento delle barriere architettoniche, al miglioramento delle prestazioni energetiche dell’abitazione, incentivando – per esempio – il risparmio idrico o la sostituzione dei vecchi elettrodomestici con apparecchiature in grado di consumare meno elettricità o con prestazioni di minor impatto sull’ambiente.
Vediamo, quindi, qui di seguito le caratteristiche di alcune delle principali agevolazioni che si possono ottenere.
Bonus facciate: chi ne ha diritto?
Dopo un anno vissuto da “protagonista” accanto al Superbonus, il Bonus facciate è richiedibile anche per il 2022, anche se un po’ ridimensionato.
Si configura come una detrazione del 60% per interventi che hanno come scopo il recupero o il restauro della facciata esterna degli edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale, compresi gli immobili strumentali.
Sono compresi nell’agevolazione interventi su strutture opache della facciata, balconi, ornamenti e fregi (compresi lavori di pulitura o tinteggiatura esterna).
Spetta a tutti i cittadini, residenti e non residenti nel territorio dello Stato, soggetti Irpef e soggetti passivi Ires, che possiedono a qualsiasi titolo l’abitazione su cui si compie l’intervento.